Una giocatrice avversaria non era in regola, semplicemente perché disputando più campionati per la sua società i suoi documenti erano rimasti in un altro raccoglitore. Il problema è stato che l’arbitro applicando il regolamento non intendeva farla giocare … le proposte sono state: ci facciamo mandare una mail sul cellulare … “no, perché non so se vale”; allora un fax … “ecco si il fax si perché almeno è su carta” (?!).
La reazione della madre della ragazza è stata: “ma via! la mi’ figliola, la conoscono tutti come un' pole giocare? almeno se la me lo diceva prima un’ facevo un viaggio a vuoto, potevo rimanere a stirare”. L’arbitro superato il momento di smarrimento per aver così ignominiosamente rovinato il pomeriggio di una brava madre di famiglia ha replicato: “… ma il regolamento …”. La signora, evidenziando un carattere pratico e concreto lo ha interrotto: “vabbè dirò a’i’mi’marito di cercarlo … chissà icché trova”Nonostante anche noi confermassimo di conoscere la ragazza che tra l’altro era stata allenata dalla stessa esseti78 nelle selezione regionali, l’arbitro è stato irremovibile, ha fatto il suo dovere: un applauso all’arbitro.
Abbiamo perso 55-66 con una bella prestazione intensa e soprattutto con una reazione nel terzo e quarto tempo che ha rimesso in gioco tutto … se solo ci fosse stato un altro tempo a disposizione … ma con un arbitro così fiscale non si poteva sperare tanto.
Per la cronaca: nel corso del secondo tempo è arrivato, via fax, inviato alla cartoleria vicino alla palestra, il documento della ragazza che ha così potuto contribuire alla nostra sconfitta.
Per la legge dantesca del contrappasso, quando sono tornata a casa mi sono messa a stirare.



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