domenica 8 novembre 2009

La nostra banda suona il rock

Io ci provo a scrivere solo di basket, e ad affrontare la crociata dell’informatizzazione in altre sedi, ma poi mi dico: "già ma senza internet non sarei qui", e mi viene di uscire dal seminato.

Neanche un mese fa quando la Finlandia fu applaudita dal mondo intero per la scelta di mettere la connessione internet tra i diritti di tutti i suoi cittadini, subito il Ministro Brunetta fece eco “anche noi, anzi no, noi di più!"

Sono passati 20 giorni ed ecco l’annuncio del blocco dei fondi previsti per l’internet veloce. Sfortuna, o complotto, di questi tempi non si sa mai, ha voluto che la notizia arrivasse proprio all’apertura del Forum annuale IAB (Associazione della comunicazione pubblicitaria interattiva). Il viceministro Romani che avrebbe dovuto intervenire ha avuto un contrattempo che lo ha salvato in extremis dai fischi e mugugni della folta platea.

Quindi che i soldi in Italia siano pochi è cosa che ci stanno dicendo da tempo; che siano sempre gli stessi a coprire i costi di varie e differenti infrastrutture, ne avevamo avuto il sospetto; che le attenzioni siano più concentrate sugli interessi della televisione che della rete, è immaginabile e non è per malizia che non aggiungo altro.

Ma vista la scelta delle priorità mi sorge il dubbio: cosa ci vorranno suonare i nostri governanti con la banda larga?

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